Periodo molto caldo per la CyberSecurity. Come il covid non ha fatto sparire tutti gli altri virus, la guerra in ucraina non ha di certo fermato o rallentanto tutti gli attacchi dei vari gruppi di hacker verso obbiettivi sia pubblici sia privati ma al contrario ha creato terreno fertile laddove tutti si stanno concentrando su topic legati alla situazione in russia.
Andiamo a riepilogare i maggiori attacchi avvenuti questi giorni
L’attacco è stato confermato da Microsoft stessa. Sono stati pubblicati online dal gruppo di hacker 9GB compressi (37GB in tutto) contenenti alcuni pezzi del codice sorgente di Bing e di Cortana oltre a dati su altri progetti rubati da un server interno Azure DevOps di Microsoft. Oltre a Microsoft anche Okta è stata violata ed è stata pubblicata una screenshot presa dai sistemi interni della nota azienda che fornisce servizi di autenticazione. In passato il gruppo Lapsus$ aveva già violato i sistemi di aziende come Nvidia, Samsung, Vodafone, Ubisoft.
Il gruppo RFI è stato colpito dal ransomware Hive che ha messo in ginocchio vari sistemi del gruppo criptando i dati e rendendo inservibile tutto il circuito di acquisto dei biglietti ferroviari per giorni (resta in funzione la vendita online). All’azienda è stato un richiesto un riscatto di 5 milioni di 10 ( poi portati a 10 a seguito di alcune azioni intraprese da alcuni dipendenti ) .
L’attacco non sembra minimamente legato al conflitto inUcraina
Il famoso gruppo di Hacker noto in questo periodo per essersi schierato a favore dell’Ucraina è riuscito a prelevare 10 giga di dati, di e-mail, di password, di clienti aziendali Nestlè, insieme a un campione di dati di più di 50.000 clienti business. L'azione, rivendicata dal collettivo di hacker su Twitter con l'hashtag #BoycottNestle, è arrivata allo scadere delle 48 ore che aveva dato alla società per lasciare la Russia di Vladimir Putin.
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